Coltivazione più sostenibile delle arance

L'irrigazione a goccia e le sonde di umidità del terreno consentono di irrigare in modo efficiente le piantagioni.

I produttori seguono un piano di intervento per i pesticidi sviluppato da esperti. Ad esempio si sostituiscono prodotti fitosanitari altamente pericolosi con sostanze meno dannose.

Si promuove altresì il ricorso a organismi utili, come le coccinelle, per diminuire il fabbisogno di prodotti fitosanitari. Ma si stanno valorizzando anche i resti della potatura di alberi e i biofertilizzanti.

La vegetazione tra gli aranci, che in passato veniva eliminata con erbicidi, ora viene conservata. Si coltivano inoltre strisce fiorite con determinate specie di piante.

Grazie alle aree verdi gli animali trovano il loro habitat nelle piantagioni. Inoltre, si piantano siepi, si creano luoghi di nidificazione e si installano trespoli per i rapaci.

Grazie alla conversione al Fairtrade, gli agricoltori ottengono redditi superiori. Ogni tonnellata di arance Fairtrade ha infatti un prezzo minimo prestabilito.

Gli agricoltori ottengono un premio Fairtrade per poter attuare i loro progetti – come ad esempio il rimboschimento delle piantagioni per assicurarne la sopravvivenza.

Il grado di maturazione di ogni arancia deve essere verificato manualmente. I collaboratori beneficiano di orari di lavoro regolamentati e di un salario minimo. Il lavoro minorile è severamente vietato.

Una volta raccolta, le arance Fairtrade vengono portate direttamente alla successiva fase di lavorazione, dove - su nostra richiesta - non vengono mischiate con arance di diversa provenienza. Si tratta di un procedimento unico nel suo genere.

Le arance Fairtrade del Brasile arrivano nelle nostre filiali sotto forma dei tanto apprezzati succhi d'arancia M-Classic, Gold o Anna's Best.